LA NOTTE DELLE STELLE dal nostro inviato Robert Eroica
Miei cari amici vicini e lontani,sceso dal cargo, rieccomi tra voi.La notte fatidica è passata, la festa è finita, le luci si sono affievolite.E ora aspettate da me una sentenza ? Non sia mai, al massimo un parere in punta di penna, uno sghiribizzo pacato, la larva di una possibile polemica filmica (che pero’ deve essere alimentata da tutti voi, con la legna dello scontro dialettico). Comunque, tornando a noi, durante la cerimonia ero stretto tra le poppe di Kim Basinger (che gli anni continuano a non volerle dare torto) e Johnny Dorelli (che per stemperare la tensione per una possibile chiamata sul palco, canticchiava “La bomba” in continuazione), quindi in ottima compagnia, a pochi metri da Lanfranco Boranga, che non ho ancora capito che cazzo ci faceva li’. In ogni caso molto gaudio per G.Clooney il cui film, Syriana, ho avuto il piacere di visionare giorni addietro in una saletta privata di Los Angeles in compagnia del servizio d’ordine di Calderoli che pero’non e’ stato molto soddifatto perché si aspettava una distribuzione gratuita di magliette alla fine. Syriana resta un film difficile, problematico e assolutamente non manicheo, dove tutti i personaggi sono sgradevoli e privi di appeal. Nessuno recita per il pubblico e mancano le strizzate d’occhio, mentre i fatti narrati mettono i brividi (3 scene sono magistrali: quella della piscina notturna, quella della tortura e il pre finale con la morte nel deserto, che arriva chirugica, senza rabbia). Grande coraggio per chi lo produceva, cioè George. Meno coinvolgente è stata la visione dei due pazzi cowboys innamorati. I paesaggi d’America lo sappiamo sono quello che sono, cioè bellissimi. Quindi non basta fissare la macchina da presa, come fa Ang Lee, a ridosso di un torrente per fare un film. Il contorno, con i piagnistei sentimentali ondivaghi e indecisi dei due vaccari, non interessa a nessuno. Nel momento della premiazione del miglior attore protagonista ero andato a spendere acqua in bagno quindi me la sono persa, ma sono contento che abbia vinto ancora il grande Dustin Hoffman nella ennesima interpretazione superba, ai limiti della perfezione….Come non era Dustin ???? Sono anche contento del riconoscimento a Rachel Weisz ma non so perché. Mentre mi dispiace che abbia vinto anche l’odiosa Reese Winterspoone (spero di averlo scritto sbagliato) perché, come direbbe Povia (a proposito, la sua canzone è la contro misura italiana di Storace per combattere e prevenire l’aviaria, ne sono sicuro), non la soppooooooorto !!!!!!!!!See you after midnight. Robert Eroica
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