lunedì, maggio 08, 2006

UNA VITA PER IL BALLETTO (PORNO)

Don Lurio aveva tutto per essere felice: un appartamento al Plaza Hotel, un fedele compagno di giochi, la domestica magrebina e un deposito titoli chilometrico alla Bank of America di Chicago. Ma tutto cio’ non bastava: mentre si guardava allo specchio, nel momento in cui Abraxas, il fedele compagno di giochi lo stantuffava per benino, era molto triste e non ululava mai. La nonna Sabella aveva tentato di sollevare il morale al nipote regalandogli la bambola gonfiabile di Alessandro Cecchi Paone per Natale, ma invano ( e peggio era successo con quella di Pecoraro Scanio, il giorno del Ringraziamento, al posto delle usualissime chiappette di pollo). Ma la sua feroce inedia, la sua quiescenza vitale non aveva origini ormonali, tutt’altro! Il suo cruccio piu’ grande era infatti quello di non essere bravo come Ronnie Cutrone, che lui considerava il piu’ grande graffitista vivente. Avrebbe volentieri scambiato uno dei suoi coreografi di fiducia con la testa di Felix sul muro. Un ettaro del suo cielo privato con la gloria dei mausolei all’aria aperta, magari a rischio di una pisciata clandestina in piena faccia (e non e’ che disdegnasse poi il fatto…). Cosa era rimasto delle sua inclinazioni alla pittura che aveva manifestato precocissimo all’asilo, disegnando il profilo del suo amichetto Don Costa nei cessi atroci del refettorio ? Nulla, tutto svanito nel calore malato degli studi di posa, fra le gambe lunghe e spartane di Raffaella, nella sguaiatezza provocante dei femminielli. Ma lui aveva la foto di Ronnie sotto il cuscino e tutte le sere prima di concedersi alla notte la usava come unità di misura dei suoi attributi, non per ansia da prestazione, ma così, per sfizio. Poi la guardava e la rimetteva al suo posto come una reliquia selvaggia trovata un giorno nella terra dei negri.----->>>Robert Eroica