mercoledì, maggio 24, 2006

ATROFIA DELLA CRISALIDE -- "Ma io sono la mitica anitra migrante...

...Sono ancora una volta perpetuo moto. Sono la brocca sognante.Desiderio di vuoto”__Andrea Pazienza__ Red Zombie entro’ nella casa avita con lo stato d’animo dei reduci. Al solo pensare di abbracciare di nuovo White Zobie e Dark Zombie non stava piu’ nella pelle. Cacciare coccodrilli affamati nella Louisiana era stato un lavoro che molti avrebbero rifiutato, ma che lui aveva accettato volentieri per magnificare al massimo il gusto innato per il sangue. Le borsette e gli abiti erano il prodotto ultimo della sua azione primordiale. Senza i suoi coltelli nessuna donna avrebbe indossato alcunchè né ostentato ninnoli ai quattro venti. Nessun lusso senza Red Zombie ed egli era orgoglioso di questo. La licenza premio che Dakota Riders, il suo burbero principale gli aveva concesso senza apparente sforzo giungeva a cavallo del giorno del Ringraziamento, e Red Zombie, smessa la tuta imbrattata di schizzi rossi, prese il primo aereo alla volta di Abilene. La nevralgia di cui soffrva da tempo si sarebbe dissolta al sole del Texas. Dopo aver scroccato un passaggio da Arlo Guthrie Jr. Jr. Jr. un camionista forse omosessuale, ed essersi fermato a mangiare una ciambella salata da Mother America senza scambiare parola, giunse in prossimità della casa. L’odore della sabbia gli mise i brividi, poi si fece forza e varco’ la soglia. La porta era stranamente aperta ai curiosi ma Red non ci fece troppo caso. L’ombra regnava solenne avvolgendo il sottoscala e in parte anche il soggiorno che risultava stranamente composto. Raccogliendo il cuore all’altezza della gola chiamo’ senza ricevere risposta. Nemmeno il guaire sommesso di Piccola Pulce ad accoglierlo. Ma dove erano tutti ? La torta di mele non era su alcun davanzale e il forno era spento. Forse una sorpresa lo attendeva ? Erano nascosti per scherzare con la sua attesa ? Si erano travestiti da Freddy Kruger e lo aspettavano in cucina ? Silenzio. Poi il mal di testa cesso’ e i ricordi lo smembrarono di colpo.Da tanto tempo, dentro l’alba di giorni lunghi secoli, dentro le notti sudate di febbre nella palude del Grande Coccodrillo Giallo, aveva tentato di dimenticare, sperando nell’aurora della Nuova America. Invano. Ma la memoria è una giostra senza scampo. Ora sapeva dove cercare. Uscendo si chiuse la porta alle spalle e imbocco’ la strada del cimitero.__________Robert Eroica