martedì, maggio 30, 2006

CINEBILLO!

NASCE CINEBILLO, LA COSTOLA DI CELLULOIDE DEL NOSTRO GRANDE BLOG!!!!!!! Billo Net entra al cinema! Finalmente uno spazio totalmente dedicato alla nostra grande passione, con articoli, pareri, forum, le recensioni di Robert Eroica, la sua opera di recupero di grandi e piccoli capolavori del passato, i reportage (quest'anno IN DIRETTA!!!) dalla Mostra del Cinema di Venezia, dai nostri inviati Randall e Robert anche quest'anno protagonisti al Lido.Tutto questo e molto di più, per celebrare al nostro meglio la più bella fabbrica dei nostri sogni._________Randall McMurphy www.cinebillo.blogspot.com

lunedì, maggio 29, 2006

ALTRI CIELI di Robert Eroica, in un raro momento di lucidità (ti voglio bene, tuo Randall)

E riderai Quel giorno riderai E scoprirai Che niente è cambiato…. Bruno Lauzi________________ L’aereo si confondeva nel blu cobalto del cielo romano. Smaltite le dita rosate dell’alba era passato ad un colore indistinto. Un colore senza emozione che accreditava le voci che lo volevano privo di dei. Jhon teneva la mano di Ilaria senza dire una parola ma fissando un punto all’orizzonte, nella campagna che non avrebbe mai conosciuto. Oltre le vigne e gli agrumeti l’orizzonte custodiva scrigni che avrebbe ignorato con qualche rimpianto, anche se non aveva mai sentito completamente suoi. Adesso il compito spettava ad altri. Quello che un semplice soldato doveva fare, lui l’aveva fatto. Ora il suo tempo era finito. Era finita la stagione breve, quella che trenta anni dopo si sarebbe rivelata, agli occhi di un vecchio, la piu’importante di tutta una vita. Finita la paura e le bombe, finito anche il tempo della morte, ma forse anche quello dell’amore. Rimanevano gli occhi di Ilaria tenuti assieme dalle lacrime. E il suo volto, che le lacrime aveva abbandonato per obbedire ad un ordine stupido. Rimaneva l’Oceano da superare in volo prima di approdare in una fattoria dell’Ohio dove lo aspettava docile una famiglia dimenticata. Il sapore malato del distacco, scopriva ora, era insopportabile, e avrebbe voluto possedere il significato di tutte le parole del mondo per usarle a proposito, ma il balbettio e la raucedine nervosa era l’unico risultato tangibile del suo sforzo. Poco vicino il comandante Stuart controllava che lo smistamento avvenisse regolare e il piu’ rapidamente possibile, dalla torre di controllo i segnali erano anch’essi favorevoli all’addio. Eddie “Baby” Jhonson stava salendo con l’ausiliario Miller verso la prima carlinga. Un rumore metallico obbligo’ Jhon a ratificare in fretta cio’ che i due amanti avevano da tempo stabilito, senza parole, cosi’ come era iniziata. Le loro labbra divennero uniche e fotografarono per sempre l’istante che li rendeva intangibili al mondo. Poi, ripresi ognuno i suoi occhi, lasciarono sparire nel sogno tutto il bianco che segue. Dedicato a Bruno, Gino e Lucio, che hanno tentato di rendere a parole tutto l’inesprimibile che circonda le nostre vite. (Per conto mio il pezzo potrebbe chiamarsi benissimo “Lasciarsi un giorno a Roma”, ma non volevo rubare il titolo al brano straordinario di Nicolo’ Fabi che, per chi scrive, è uno dei piu’ grandi artisti del nostro tempo)____________ Robert Eroica

venerdì, maggio 26, 2006

TANTI AUGURI MAURI! Billo Net festeggia uno dei suoi più grandi amici!

Quello che forse è il più grande tifoso dei gialli, ovviamente dopo suo padre! BUON COMPLEANNO! Randall & co.

mercoledì, maggio 24, 2006

TRIPPA PER ROBIN (Le grandi storie di Al Broadbeancooked -I)

Pioggia. Odore di terra polverosa. Tra la ferraglia ossidata del terrazzo del Silvan’s Discount, la sagoma di Superman è un’ombra inesorabile disegnata dalla luce eburnea dei lampioni. Nel cono oscuro degli spioventi, Batman lo attende in un immoto distacco, ripiegato sulle ginocchia. Non dall’insistita raffica dell’acqua sulle piastrelle, l’inquieto silenzio è abbattuto dalla condanna esalata infine dall’uomo di Krypton: “Al porc...”, come l’indice teso sul grilletto, puntato tra gli occhi. Un urlo, forse dall’interno: “Giovanni Galli”; poi un suono ottuso e santi evocati in uno sparso inventario, un battito di ciglia che sfugge il confronto e con la violenza primigenia della natura Batman scatta scagliando un calcio secco nei coglioni rivali. In un attimo accecante, lento come già vissuto, il corpo di Superman si solleva goffo come un fantoccio disarticolato e con un passo di tango a ritroso ricade pesantemente sul pavimento bagnato. Un digrignante ghigno muto, tra sillabe spezzate da un’asma lancinante: il supereroe si accartoccia in un cortocircuito incontrollabile di schegge di rivalsa e santini del passato glorioso con Wonder Woman. Ora il pipistrello incombe dall’alto, plumbeo sulla poltiglia del nemico. C’è ancora tempo per finirsi. La spina del Daily Planet ha già perso la sua arrogante sicumera, come un’impennata in Ciao gnagna al vento e smarmittante, ma sa ancora come ristabilire le gerarchie consolidate in anni di garini sugli argini. E non passano invano i consigli per gli acquisti con l’eco di Gigi Sabani dal vano delle scale. Superman ritrova l’equilibrio, è in piedi, e squadra il tizio con la tutina grigia: Batman è ancora lì, pronto a sfidare nuovamente l’uomo d’acciaio ed accompagna l’oscillazione pelvica con un movimento delle braccia a “V”, il cui vertice s’indirizza sotto il tamarrissimo cinturone. Superman si piazza allora di fronte al rivale, piegato in avanti, le mani ad inquadrare i batmaroni come Tonino Guerra sul set di “L’urlo di Chen terrorizza l’Occidente”, una gamba protesa e l’altra dietro in rincorsa ad accumulare tonnellate d’ira dai tempi degli agguati in camporella con Betty Boop. Si gonfia il quadricipite imbizzarrito e scalpita, raspa il piede destro, sbuffano le froge. Poi Superman scarica il suo micidiale supercalcio ed ecco la visione di Paolo di Tarso e del metatarso frantumarsi in un caleidoscopio di coriandoli in pappa e quella volta che scivolò tra i ciottoli del torrente di Smallville, i biscotti pucciati che ricascavano nella tazza ed un intenso profumo di gigli. Sfioriscono i gigli e una nevicata di petali svela l’indicibile scena del piede sbriciolato di Superman nell’impatto sui macigni dell’eroe di Gotham City, il nitrito preistorico, la caviglia sfarfallante e la parola fine su cinquant’anni d’albi cartonati. Pat-pat onomatopeici accompagnano le pacchette sul buzzo imborghesito e Batman scolpisce serafico l’epica definitiva: “Amico, tu hai il piede armato, ma io ho il cazzo armato”._____Ray Blair

ATROFIA DELLA CRISALIDE -- "Ma io sono la mitica anitra migrante...

...Sono ancora una volta perpetuo moto. Sono la brocca sognante.Desiderio di vuoto”__Andrea Pazienza__ Red Zombie entro’ nella casa avita con lo stato d’animo dei reduci. Al solo pensare di abbracciare di nuovo White Zobie e Dark Zombie non stava piu’ nella pelle. Cacciare coccodrilli affamati nella Louisiana era stato un lavoro che molti avrebbero rifiutato, ma che lui aveva accettato volentieri per magnificare al massimo il gusto innato per il sangue. Le borsette e gli abiti erano il prodotto ultimo della sua azione primordiale. Senza i suoi coltelli nessuna donna avrebbe indossato alcunchè né ostentato ninnoli ai quattro venti. Nessun lusso senza Red Zombie ed egli era orgoglioso di questo. La licenza premio che Dakota Riders, il suo burbero principale gli aveva concesso senza apparente sforzo giungeva a cavallo del giorno del Ringraziamento, e Red Zombie, smessa la tuta imbrattata di schizzi rossi, prese il primo aereo alla volta di Abilene. La nevralgia di cui soffrva da tempo si sarebbe dissolta al sole del Texas. Dopo aver scroccato un passaggio da Arlo Guthrie Jr. Jr. Jr. un camionista forse omosessuale, ed essersi fermato a mangiare una ciambella salata da Mother America senza scambiare parola, giunse in prossimità della casa. L’odore della sabbia gli mise i brividi, poi si fece forza e varco’ la soglia. La porta era stranamente aperta ai curiosi ma Red non ci fece troppo caso. L’ombra regnava solenne avvolgendo il sottoscala e in parte anche il soggiorno che risultava stranamente composto. Raccogliendo il cuore all’altezza della gola chiamo’ senza ricevere risposta. Nemmeno il guaire sommesso di Piccola Pulce ad accoglierlo. Ma dove erano tutti ? La torta di mele non era su alcun davanzale e il forno era spento. Forse una sorpresa lo attendeva ? Erano nascosti per scherzare con la sua attesa ? Si erano travestiti da Freddy Kruger e lo aspettavano in cucina ? Silenzio. Poi il mal di testa cesso’ e i ricordi lo smembrarono di colpo.Da tanto tempo, dentro l’alba di giorni lunghi secoli, dentro le notti sudate di febbre nella palude del Grande Coccodrillo Giallo, aveva tentato di dimenticare, sperando nell’aurora della Nuova America. Invano. Ma la memoria è una giostra senza scampo. Ora sapeva dove cercare. Uscendo si chiuse la porta alle spalle e imbocco’ la strada del cimitero.__________Robert Eroica

martedì, maggio 23, 2006

SIAMO ARRIVATI A 1000!!!!

Grazie a tutti i vostri generosi contatti siamo arrivati ad un traguardo a suo modo un pochino storico! Proprio ieri sera, con la redazione riunita per la prima volta in plenaria, abbiamo varato altri 1000 progetti da proporvi, giorno dopo giorno per altre 1000 pagine, 1000 cliccate, 1000 foto, 1000 risate, 1000 giorni, 1000 notti da passare con noi! E poi altri 1000...e altri 1000...e 1000 ancora... ___________il vostro Randall.

IL MISTERO DI FEYHO OQUGU (dalla raccolta di Nino Farina)

Ad ogni singolo circolo, di nuovo la battaglia della vita. Tredici passi dopo tredici passi ed ancora tredici passi. Finché toccò al nostro comune amico Danny, nel secco giugno madrileno, raccontargli che l'età delle grandi speranze era finita. E le campane che udì quella sera gli annunciarono tempi duri.___________Ray Blair (http://menoz73.blogspot.com/2006/05/estratti-dalla-raccolta-farina-doppio.html#links)

UN COLPO SOLO di R.Eroica

Non riusciva a farsene una ragione. Aver perso quella partita a scopa non gli avrebbe cambiato la vita, si diceva, ma doveva comunque, soprattutto a se’ stesso, dimostrare che lui era il migliore. Aver perso non significava aver gettato alle ortiche tutto il periodo di apprendistato con Eddie Belson, ma voleva comunque dire che le carte sarebbero entrate a far parte della sua vita solo nei ritagli di tempo tra una trasferta a Mellifont, una visita al Louvre con Patty e un malinconico film del lunedi sera alla televisione di stato. Provare di nuovo a sfoderare il suo indiscutibile carisma di gambler non avrebbe comunque compromesso il rapporto con Patty, amica di una sera e amante appassionata per altre mille a seguire. Lo avrebbe incrementato quel loro segreto rapporto, non certo distrutto. Avrebbe perfezionato nella dimensione inestricabile dell’amore e del gioco la sublimazione di una vita. Un delicato equilibrio che lui avrebbe saputo mantenere. Si drizzo’ allora su quelle gambe storte ad una ad una, si stroppiccio’ la giacca Lu Joe, sfodero’ il suo milgior sorriso ed entro’ nell’arena per sfidare Charlie Watt e vincerlo una volta per tutte. Sono passati molti anni e Martin lo troverete sempre a quel tavolo, piu’ vecchio, stanco e malinconico. Ogni tanto svagliatelo dalla sua apatia e ricordategli che i fiori sulla tomba di Patty hanno bisogno di acqua.___Robert Eroica

lunedì, maggio 22, 2006

Robert Eroica's ERCOLE COUNT DOWN. OVVERO: SPUTEREMO SULLA TUA FATICA DI REDUCE.

Ercole aveva finito il the delle cinque presso Buckingam Palace, strada nella quale era stato invitato 6 ore prima da una telefonata anonima che gli annunciava il fortissimo desiderio della Regina madre di copulare con lui. Che una vecchia sifilitica anelasse al suo corpo pieno di fatica non era forse tanto stimolante per gli esseri comuni, ma Ercole, che di comune aveva solo il fallo, aveva già predisposto un geniale piano per fornificare oltre che con pelli rugose e tette sfatte anche con carni sode e vogliose di confrontarsi col Popolo, al quale lui apparteneva per elezione di nascita. La classe operaia avrebbe avuto la sua rivincita, pensava, proprio come il giardiniere interpretato da Joe Dalessandro in “Dracula cerca sangue di vergine….e morì di sete”, film che lui vedeva ogni 23 giorni sempre dopo mezzanotte, sperando ogni volta invano di non provare paura alla vista del sangue puro nel sottofinale. Ma nel momento in cui suono’ il campanello a forma di Isole Falkland già si sentiva un po’ nervoso e la presenza di Marta, la domestica italiana nata il 20.09.1974, ritta sul selciato non ebbe altro effetto che quello di aumentargli le pulsazioni cardiache. Introdotto nella rossa alcova rossa della regina vide, ormai in preda al panico, che sul giallo comodino giallo troneggiava ancora apparentemente intonso un libro di W. Burroughs del 1983. Poi le luci si spensero, apparve la larva regale dall’anta sinistra dell’armadio e, spudorata e lasciva, reggeva le calze a rete in bocca come un coccodrillo affamato. Spoglio’ il mito al suo crepuscolo e sul letto di ottone e manici di scopa lo cavalco’ come Ronzinante. E fu notte, poi giorno e poi notte. Alla fine la luce della sigaretta illumino’ il volto secolare della regina: “Non ti preoccupare, capita a tutti…”. Ma Ercole affranto e desolato, aveva perso la parola e la lingua non gli servi’ proprio piu’. O quasi: gli servi’ per bere a piccoli sorsi il the che Marta gli preparo’ con un beffardo sorriso. Poi uscendo come un Pellizza da Volpedo ormai sconfitto, non reggendo alla vergogna e provando anzi pietà per un Popolo che lui non era stato in grado di servire, si chiuse in una cabina e telefono’ all’Idra che lo venisse pure a prendere, tanto lui non avrebbe piu’ opposto alcuna resistenza.__Robert Eroica (N.d.R.: La redazione si scusa con l'autore e con i lettori per il colpevole ritardo con cui quest'opera viene pubblicata. Le segretarie erano tutte in ferie o a fare delle marchette per arrotondare e qua nessunomi dava un cazzo di aiuto!! Ma se mi stanco MOLLO TUTTO E TORNO ALL'ASILO!---R.M.M.)

sabato, maggio 20, 2006

Eroica e Marione: 71 anni in due. Commento: siamo già in pensione da 6 anni.

venerdì, maggio 19, 2006

LA DINASTIA DEGLI SFORZA - Parte II

Parte II______Non era stato facile togliere di mezzo Lou Ferrigno, non tanto perché il pivello di Pumping Iron tendesse a uscire dai gangheri nello spazio di una flessione, quanto per l’oggettiva difficoltà nel reperire la giusta tonalità di verde da offrire alla mandria daltonica di Pamplona. E’ che soprattutto gli faceva girare i maroni questa cosa: che quello stronzo lo sputtanasse ancora per quella storia della definizione della massa, o quella roba lì, che poi lui gli aveva risposto che non capiva una minchia di educazione fisica, e insomma vaffanculo. Fatto sta che alla fine Schwarzenegger si era trovato di fronte Marzelo per mettere a tacere finalmente tutti i ma però sul suo conto. L’accompagnavano i bicipiti di pagina cento e una mascella da bulldog con un manubrio nel culo, ma anche quel tarlo, che i Vikings non mancavano di rimarcare ritmando il gesto dell’ombrello, di quella scena in cui Danny De Vito gli trombava Emma Thompson di sotto il naso. E poi Marzelo aveva dalla sua un’inesauribile corpus mitologico, dalle sflipperate al Seven Up agli aforismi esistenziali (“microbo vot fer un gir in muntagna”) che campeggiavano sui muri della stazione. Insomma era lì, lui Svarze, onusto di steroidi e celluloide, coi polpacci adusi al saliscendi da mille pedane, unto come Ercole a New York, di fronte a un coglione che non aveva un’unghia del suo pedigree. Comunque andava fatto e allora Svarze, come nella leggendaria scena voluta da Siedelman, aveva cominciato a sollevare il taxi di Travis Bickle, e raschia e cuccia l’aveva schiantato contro una vetrina di Blockbuster. L’altro invece, che senza pudore gli faceva le mosse, s’era preso cura di una 500 abarth, ma raschia e cuccia, non aveva messo in conto lo spoiler e le borchie, e in breve fu vinto dalle fragili caviglie che gli cedettero di schianto lasciandolo impolpettito sotto il mezzo. In un tripudio di smarmittate, Arnold ne ottenne fama planetaria e ripetute comparsate nella tv del sudore, e ancora molti anni più tardi lo avremmo rivisto, in catodico imbolsimento, Governatore della California senza capirci un cazzo. ____Ray Blair

giovedì, maggio 18, 2006

LA DINASTIA DEGLI SFORZA -- di Ray Blair

PARTE I.____Non era stato facile togliere di mezzo Sansone, non tanto per la necessità intrinseca di trovare un’adeguata sistemazione ai Filistei, quanto per l’oggettiva difficoltà nel percorrere l’inestricabile selva del nazireo con la macchinetta fornita da Pucciari. E’ che soprattutto faceva girare i maroni questa cosa: passi per i buoi o le cavalle, ma pretendere di dare più punti per il cinghiale di Erimanto che non per i capelli di Sansone, con tutti i cancheri quando quella minchia di macchinetta si piantava e c’era da strappar via tutto, e insomma vaffanculo. Fatto sta che alla fine Ercole si era trovato di fronte a Maciste per mettere a tacere finalmente tutti i ma però sul suo conto. L’accompagnava la giusta sboroneria, come di prassi, ma anche quel tarlo, che i coreuti non mancavano di rimarcare ad ogni vibrar di pernacchia, di quella parodia che gli aveva spalmato addosso quello stronzo di Asterix. E poi Maciste aveva dalla sua un certo cinema, che d’accordo che son pippe, ma il ragazzo aveva un curriculum da paura: Totò, il vampiro, lo sceicco, Zorro, Ursus, i mostri, i mongoli e anche i tagliatori di teste. Insomma era lì, lui Ercole, onusto d’allori e basilico, con le suole foderate delle ciunghe calpestate per mille piane, lui l’idolo di Pindaro, unto come un verro nella Valle dei Guai, di fronte a un coglione che non aveva un’unghia del suo pedigree. Comunque andava fatto e senza tanti cazzi: e allora Ercole aveva cominciato a mulinare i gomiti con tutta una serie di pose, i polpacci, le ali, la danza delle vene, gocciolante d’olio frusto; con l’altro che senza pudore, ma veramente un cretino, tutto bello canforato, lo sbertucciava, gonfiando le narici, sbattendo le orecchie e toccandosi la punta del naso con la lingua. Ed Ercole restava lì a insistere e a mettere in campo tutto il suo mestiere, in uno sforzo immane, a spingere e cucciare gonfiando i polpastrelli. Poi al culmine del massimo sforzo, tutto concentrato sui muscoli di pertinenza, proprio lui, l’idolo dell’Argolide, gli sfionda in faccia una scurza memorabile, recante seco tutto l’afrore delle stalle d’Augia, e stende Maciste con un sol soffio. In un tripudio di miccette, Ercole ne ottenne gloria preclara ed imperitura, e ancora molti anni più tardi lo avremmo rivisto, in catodico imbolsimento, oggetto delle lubriche attenzioni della Regina madre. 2:48 PM

mercoledì, maggio 17, 2006

IO SONO BOJINOV a new novel by Robert Eroica

- Il solito cazzo di pollo…. - Non capisco perché quando siamo invitati a cena da mia madre fai tutte queste storie… - Il solito pollo del cazzo….. - Ha telefonato Dennis prima di partire…. - Ci raggiunge la’ domani mattina, no ? - Ha detto che arriverà un po’ dopo perché deve portare il bambino a scuola, visto che Angela non c’è…. Erano partiti in 3, lui, Marta ed Efron. La tappa dalla suocera era solo la prima di un lungo viaggetto che Franz era costretto a compiere portando a termine cosi’ il suo ultimo colpo. Arrivare prima di Dennis era essenziale per predisporre le gabbie con i serpenti a sonagli. Una volta fatto questo, il più era alle spalle e la discesa avrebbe avuto il colore verde dei soldi. La madre di Marta era una vecchia vedova di settanta anni, con un viso cisposo, due gambe storte e un seno caduto ormai all’altezza delle ginocchia. Il suo tentativo di essere gentile nei confronti del genero era pari solo alla sua inadeguatezza nei rapporti sociali. Cucinare non era proprio la cosa che le riusciva meglio e servire in tavola pollo alle mandorle era il suo penoso tentativo di andare sul sicuro. Lo avrebbe fatto anche quella sera con la sicumera ignobile degli schiavi nell’ora d’aria.Marta era a conoscenza dei traffici del marito, ma taceva interessata e faceva finta che la vita vera fosse lontana da Dennis e Alvarez. Naturalmente sbagliava. Aveva sempre evitato di seguire Franz nello smaltimento delle pratiche sporche, ma quella volta le era stato detto che il suo contributo sarebbe stato essenziale. Efron, dieci anni e la maglia di Bojinov indosso, che giocava col suo ipod nel sedile sul retro, sarebbe stato il momentaneo regalo che lei avrebbe fatto a sua madre. - Guidare di sera mi fa male un po agli occhi - Vuoi fermarti ? - Figurati…. Siamo appena partiti… - Hai sentito di Aldo Biscardi ? - Chi, quel finocchietto ? - Non parlare cosi’ davanti al bambino… L’anno fatto dimettere - Beh, cosa credevi…. Ehi, amico, perché non accendi le luci… - Efron , hai fame ? Vuoi una caramella ? - Cazzo, stai dalla tua parte…. - Guarda papà, io sono Bojinov – fu l’ultima frase di Efron prima che la pallottola, frantumato il vetro, gli penetrasse il cranio. Altri cinque colpi finirono l’opera. Niente pollo quella sera. 12:32 PM

martedì, maggio 16, 2006

RITORNO AL FUTURO: LA RISPOSTA DI RAY BLAIR SI AFFIDA ALLA FANTASCIENZA (O NO?).

INTANTO IL NOSTRO COLLABORATORE SI E' GIA' RESO IRREPERIBILE, DOPO IL COINVOLGIMENTO NELLA VICENDA, INCHIODATO DALLE IMMAGINI CHE VI REGALIAMO,IN ESCLUSIVA. ________ I CERCHI NEL GRANO(estate 2018) Sentenza definitiva della Cassazione sul caso Calciopoli: Luciano Moggi condannato a sei mesi di carcere: la pena è sospesa. Assoluzione per non aver commesso il fatto per gli altri indagati. Sfumata la candidatura per Euro 2012, la FIGC si candida per la SKY World Cup 2030.La promozione della candidatura italiana, stante il commissariamento della FIGC, sarà affidata ad Adriano Galliani, presidente della Pro League.La FIGC commissariata, resta affidata a Francesco Storace, proprietario di Tiscali.Violenti scontri negli stadi. Decreto governativo per rinforzare le barriere di separazione tra spalti e campo di gioco, posizionare telecamere a circuito chiuso, assicurare la certezza della pena per i teppisti.Luciano Moggi, rifugiato a Santo Domingo, lancia pesanti accuse a Lapo Elkann.La Ifil cede la maggioranza del pacchetto azionario della Juventus Torino alla Mediolanum di Chiara Geronzi.Dopo la Nuova Juventus e la Juventus Torino, anche la Juventus 2008 arriva in Nike A1, nella North Western Division, attesa per i derby.Juan Eduardo Esnaider e Luca Fusi, ex-juventini indagati per violenza su una mandria di bufale. Al vaglio la posizione di Alessandro Altobelli, altro ex-bianconero: nelle intercettazioni videofoniche viene indicato come “Spillo”; sulla base delle immagini pervenute ai magistrati, pare con sfumature di carattere sessuale.Senza l’appoggio di Tronchetti Provera, indagato per il crack Telecom, Moratti non cede alla pressione di una cordata guidata da Vasco Rossi per la proprietà dell’Inter, fresca vincitrice della Coppa UEFA.Conti in rosso per Roma e Lazio; lo Stato Italiano, in considerazione del notevole bacino d’utenza si accolla una percentuale del debito.Asta a suon di cambiali tra Roma e Lazio per assicurarsi il Pallone d’Oro Donaldo Alvarez, ma ci sarebbe già il Milan. Terza stella per il Milan.La Nike, sponsor unico del campionato di A1 e dei principali club, le cosiddette “Sette Zie”, si assicura l’esclusiva per i palloni di gioco. Problemi contrattuali per alcune società che, se dichiarassero di puntare alla zona Champions’, potrebbero dover giocare con palloni da basket.Piersilvio Berlusconi, presidente di Q3, acquista i diritti di tutto il calcio italiano per tutte le piattaforme, dalle Youth Series al Masters’ Challenge. Archiviata dall’Antitrust l’inchiesta per conflitto di interessi per la carica di Ministro per le Telecomunicazioni ricoperta dall’imprenditore.Silvio Berlusconi, Presidente della Repubblica con delega al governorato della Toscana, dalla residenza aretina di Villa Wanda si compiace del volume d’affari legato al mondo del calcio “Avevo già scritto tutto trent’anni fa”. ---------------Ray Blair

BILLO NET PRESENTA "IL QUINTO ANELLO", LA SFERZANTE PROSA DI ROBERT EROICA SULLA VICENDA "CALCIOPOLI".

IL QUINTO ANELLO Al giungere delle notizie che provenivano dall’esterno, via via sempre piu’ allarmanti ma ormai sicure, Carlo Petrini distolse la sua silouette nera dal cono d’ombra. Chiuso dalla sua coscienza dentro un teatro di posa nell’allestimento di un musical sul terzo mondo, “Quale mensa per me tu prepari”, era sparito da tempo immemorabile. Aspettava. Aspettava. Aspettava. E intanto smaltiva da prima il dolore accecante della perdita che non si puo’ raccontare e in seguito quello piu’ soffuso del ricordo delle dolcezze proibite, confinate per bene dentro lo sferico universo colorato che lui aveva deciso di rimuovere. Solo lavoro disinteressato e servizio, austerità e meditazione, per sperare in qualsiasi salvezza, se ve ne fosse una. A mondare gli anni passati di corsa occorreva un passo calmo e tranquillo, pulendosi di tanto in tanto il peso del fango dai calzari. Si tolse la tuta, sfilo’il cappello e penso’un secondo. Il secondo dopo il bottone del passaggio segreto era già premuto. Si infilo’ lo smoking del 79, ultimo anno nel regno infalsosimile dei privilegi, mise la farfalla nera senza vita sulla camicia bianca della festa e si avvio’verso l’ingresso. Appena varcata la soglia, i fantasmi gli vennero incontro. 40 salme avevano fallito nel diventare uomini. Un sorriso di compassione e di rassegnata vicinanza fiori’ sulla bocca del reduce. “Benvenuti all’inferno” disse. E dopo averli fatti entrare, sprango’ di nuovo la porta, sigillando l’Ade alla curiosità dei perversi.-----------Robert Eroica----------------------------------- IL COMMENTO DI BILLO: "IL PARADISO LO PREFERIREI PER IL CLIMA, MA L'INFERNO E' SENZ'ALTRO MEGLIO PER LA COMPAGNIA".

domenica, maggio 14, 2006

JUVE CAMPIONE D'ITALIA. SUL CAMPO. Gol di Del Piero, grande Uomo.

Grazie, non sono mai stato più juventino di oggi. Andrea Menozzi.

sabato, maggio 13, 2006

Ultim'ora Ansia:

Numerosi Avvisi di garanzia sono stati notificati nella tarda serata di venerdì a tutti gli esponenti del consiglio direttivo del noto sito Billo Net. Il provvedimento rientra nell'ambito delle indagini collegate a "calciopoli". Si attendono sviluppi nelle prossime ore.

venerdì, maggio 12, 2006

CALCIOPOLI: CON JUVE,MILAN,FIORENTINA E LAZIO ANCHE BILLO NET SOTTO INDAGINE!!!!!

Dopo le indagini avviate dai tribunali di Napoli,Roma,Parma,Torino ecc, secondo indiscrezioni provenienti da alcune "gole profonde", l'ufficio del giudice di pace di San Girolamo, unitamente al nucleo C.S.I. Torrette (di Fano), starebbe per emettere una serie di nuovi avvisi di garanzia su insospettabili personaggi che a vario titolo sarebbero coinvolti nell'inchiesta ormai nota come "Calciopoli". Sempre secondo i soliti bene informati, BILLO NET ed alcuni suoi collaboratori sarebbero al centro di questa nuova, sconvolgente inchiesta. La Direzione di Billo Net, nella persona del sottoscritto, prendendo atto delle voci che si stanno susseguendo negli ultimi minuti, si dichiara del tutto estranea a qualsivoglia attività censurabile, schierandosi apertamente e senza indugio a pieno sostegno della propria redazione, di cui si dichiara altresì fiera e responsabile. Per adesso, in attesa di ulteriori sviluppi e di notizie certe, non possiamo che trincerarci dietro un omertoso ma sincero NO COMMENT. Randall McMurphy.

POLEMICA, FORTISSIMAMENTE POLEMICA!!! COSI' VI VOGLIO CAZZO...

BEIRUT 84 Be, a me piacerebbe vedere scritte cose come il calcio, gli scandali, eventualmente cose come le chiacchiere del bar, se volete parliamo di donne, ma non questi deliri………. E poi suggerisco una serie di notizie dal mondo come un mini guinnes dei primati. Comunque non mi piacciono questi pseudo scrittori come Eroica che credono di vedere le cose da un punto di vista tutto loro, cose che poi non esistono e di venircele a proporre come la cosa piu’ importante del mondo.Penso che sia inutile e anche un po’ dannoso: se tutti utilizzassero i blog per sostituire il lettino dello psicanalista o dello psichiatra, meglio ancora, questi resterebbero senza lavoro e la rete sarebbe intasata di matti. Poi cosa c’entra il pezzo sulla prima notte di quiete con il sito ? E’ totalmente fuori luogo.Il pezzo su Berlusconi era molto carino, mi è piaciuto meno quello dove c’era il ritratto con gli occhiali. Senza rancore, ciao.--------9:16 AM------------ EROICA Mi rivolgo in particolar modo a Beirut 84 con molta pacatezza per dirgli che non è obbligatorio leggere quello che scrivo; se i miei interventi non lo soddisfano, è possibile apprezzare gli altri articoli del blog, oppure nessuno e cambiare blog, oppure uscire all’aria aperta e farsi un giro in bici. Ci sono altre attività che non siano quella di smanettare su billo.net. In ogni caso, anche per rassicurare tutti quelli che mi vogliono bene, non ho ancora bisogno della camicia di forza: come si evince da queste righe posso ancora articolare un discorso che possa apparire a tutti di senso compiuto. Ma la mia scrittura, al solito ha anche bisogno di esplorazioni non cutanee e capacità di afferrare le metafore. Se io racconto di un tizio con la testa fra le nuvole che schiaccia un insetto, non è per puro piacere di assemblare le parole ma puo’ anche essere il significante di qualcosa di altro, che non staro’ qui a spiegare per non insultare l’intelligenza. Per quanto riguarda la sostituzione del nome nel racconto “Cambio della guardia” la soluzione si trova nei 4 ori di Owens alle olimpiadi del 1936. La soluzione al titolo del 2° racconto invece non voglio darvela, ma c’e’ e, per essere in epoca di Codici Da Vinci, è abbastanza facile. Cordiali saluti a tutti.Robert Eroica-------10:33 AM------------- RAY BLAIR Non chiederci la parola che squadri da ogni latol'animo nostro informe, e a lettere di fuocolo dichiari e risplenda come un crocoperduto in mezzo a un polveroso prato.Ah l'uomo che se ne va sicuro,agli altri ed a se stesso amico,e l'ombra sua non cura che la canicolastampa sopra uno scalcinato muro!Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.Codesto solo oggi possiamo dirti,ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.-----11:19 AM

E QUESTO E' SOLO L'INIZIO. SE VOLETE IL SEGUITO DI QUESTO COME DI TUTTI I CONFRONTI/SCONTRI CHE CI SONO STATI E CI SARANNO RICORDATE DI CONSULTARE LE CASELLE COMMENTS IN FONDO AD OGNI ARTICOLO!!!!

La lirica inquietante di Eroica risveglia i lettori dai torpori primaverili!! Ecco i commenti di segno opposto alla sua ultima fatica.

Beirut 84 ha detto... Si ma questo qui lo dovete fermare. Troppo fuori di testa. poi cosa significano questa specie di racconti.... Scrivete qualcosa di utile, non queste cose che sono incomprensibili 4:52 PM--------------------------------------------->>>>>>Ray Blair ha detto... Siamo alle soglie dell'eccelso, l'iperbole estetica dell'arte per l'arte, sublime come le rovine di Palmira, come l'infinito di Friedrich o le imprese di Al Broadbeancooked.Ma perché Edwin è diventato Jesse (il vecchio Duke)?.Attendiamo vogliosi, in piena e umida tempesta ormonale, l'epifania di Ercole 5:49 PM

giovedì, maggio 11, 2006

ESTRATTI DALLA RACCOLTA "FARINA DOPPIO 0". SEMPRE E SOLO SU BILLO NET!

CAMBIO DELLA GUARDIA SUL MONTE OLIMPO“….Respiro’ nel sole asciugandosi la goccia sulla fronte scura. Si piego’ sul ginocchio sinistro, quindi sul destro e fece il vuoto nei suoi pensieri. Percepiva l’aria elettrica e la presenza fisica degli avversari. Nient’altro. Inspiro’ pronto guadagnando la posizione. Un solo sguardo al Furher, immobile nel piu’ alto dei cieli. Poi il lampo e dopo un solo sparo Jesse divenne Dio…”-------------------------- “IL MISTERO DI FEYHO ESPPE”“…C’era nella casa una riconoscibile atmosfera di perdita. Aleggiava una cupa desolazione di bambini morti, di evoluzioni sottratte. Negli angoli la polvere giocava a nascondino con la luce, mentre sul soffitto si notavano sottili ragnatele, simili a festoni anacronistici di compleanni sfioriti…”Robert Eroica

mercoledì, maggio 10, 2006

SVELATO JULES/RAY BLAIRE!! Una fitta rete di intercettazioni ne svela finalmente l'identità. Ecco il confronto decisivo!!

PIZZINO PER BILLO Gli occhiali che hai posto sulle froge del mustelide sembrano quelli di Virgil Starkwell dopo il trattamento di prassi in analoghe situazioni; chiaramente non sono chi pensi, tuttavia, poiché ti stai avvicinando pericolosamente a svelare la mia identità segreta, ecco che come un'anguilla sfuggo e mi rinomino con maggior calibro etimologico.La presente è comunque per sottolineare, con tutto il mio possibile disappunto, come il magnifico Robert, come già detto malamente trombato un mese fa, proprio in quelle infauste circostanze ci ha regalato una delle più belle poesie del decennio (continuando peraltro a sollazzarci con la sua rigorosa prosa bukowskiana); tutto ciò mentre noi da sempre siamo in attesa del fantomatico nume del Pacchio.E' ora di basta. Per questo, per dare il giusto rilievo a una delle menti più liricamente pirotecniche del Tennessee, voglio fare omaggio a tutti gli amici di Billo Net di un'icona (scaricabile, ancora per pochi giorni, all'indirizzo www.emmegi.mo.it/eroica.ico) che potrà essere piazzata tra i preferiti o in luogo di un'anonima cartella, ma che soprattutto dovrà essere adorata, come si conviene, appunto, a un'icona.Che la poesia di Bobby si rovesci su tutti noi, come dopo una bevuta di troppo, e sulle nostre fronti odori per sempre. 3:18 PM Anzi, pigliatevela nel www.emmegi.mo.it/eroica.zip, se no diventa bitmap. Se non è chiaro, non spiego niente comunque. 3:27 PM Il cerchio si stringe sul nome del tasso che già individuasti malnato smargiasso rilevo pur anco che in tale fracasso citasti preciso tu come un compasso quel bel carosello che tosto ti passo la cui lontanaza nel tempo ahimé lasso ricorda a noi tutti in un contrapasso il viver che volge senz'altro al ribasso sei sempre più grasso vicino al collasso già senti il trapasso c'hai fiappo anche il casso. Tuo ma per finta-----------Raymond A. Blair

martedì, maggio 09, 2006

MODENA-CATANIA 2-1 6/5/06

DAL NOSTRO INVIATO JULIAN CASABLANCAS. Come da manuale iniziamo col dire temperatura primaverile, spettatori 10.000 circa, terreno in perfette condizioni. La cornice di pubblico fa subito capire che questo non sara' un sabato pomeriggio come molti altri e infatti al fischio d'inizio prende il via una partita che fin dalle prime battute si dimostra vibrante e che le squadre dimostrano di avere voglia di onorare. La formazione etnea al calcio d'inizio dimostra di avere intrapreso il lungo viaggio alla ricerca di qualcosa di piu' sostanzioso del punto e i gialli, dall'alto del periodo di grande forma fisica e fortuna (leggasi palle e culo), rispondono da par loro. Cio' che contribuisce a far crescere la temperatura in campo e sugli spalti e' la direzione di gara assolutamente inadeguata da parte di Morganti di Ascoli, che per associazione di idee sventolava ammonizioni a chiunque fosse vestito di giallo ( tanto che in tribuna ci si chiedeva se la prossima partita del Modena fosse contro la Juventus di Moggi )--> (N.D.R. MENOZ: Questa glie'ho pubblicata xchè è il primo articolo che fa, la prossima la sego...). Soprassediamo sugli episodi che hanno fatto la partita ( gol annullato a Bucchi, parata sulla linea del Frez, liscio di Pivotto che Spinesi da cobra par suo trasformava nel vantaggio degli ospiti) per arrivare a quei 5 minuti che " cambiarono la storia " e ripagano l'inviato vostro di soldi spesi nell'abbonamento e tonnellate di freddo subito nei lunghi mesi invernali; Il protagonista che non ti aspetti, Il giocatore che aveva svolto il ruolo negativo del capro espiatorio nel periodo buio ( durato fin troppo pero' ), Il tamburino che da difensore di fascia si prende il lusso di realizzare 2 gol di mirabile fattura che consentono ai canarini di completare la rimonta che due mesi fa nessuno immaginava. L'entusiasmo liberatorio alla rete del vantaggio ha ricordato i fasti della serie A , coinvolgendo tutto il catino del Braglia che al fischio finale ha liberato tutti i magoni mandati giu' durante l'anno ( pure i sordomuti della fila davanti urlavano ). ..E gia' in sottofondo si sentivano i clacson festanti delle macchine che si allontanavano..

lunedì, maggio 08, 2006

RITORNA IL FANTOMATICO JULES BLAIRE!!Che tanto fantomatico forse non è...ve ne offriamo una recente immagine --

LA SOLITUDINE DEL PARASTINCO. Anche quel pomeriggio Steve Marmaglia non si presentò al tavolo da biliardo del Donivan, un tappeto verde di sabbia e ciuffi cisposi, certo, ma pur sempre la fottutissima palestra di tante scannelle scaracchiate lì a grattar la ruggine ai montanti, con Al Broadbeancooked (che cazzo di cognome) a smadonnare l'impossibile mentre la sua chioma scintillava corvina, accartocciato lui sulla sfera.La palla da biliardo.Ed il vecchio Tenaglia, ancora, che in gioventù piallava le chiappe ai guardiani della sacra porta con l'esiziale mossa del cobra, lo si diceva ormai vinto, la gola bruciata, nell'eroica resa alla clessidra che filtra dal lato cieco.Sonny "Dicky" Cazzetto, infine, nelle spire della bionda, e nient'altro da aggiungere. I polpacci Milla, l'asfalto, Le mirabilie di Martinlao.Dove siete finiti tutti?Sfiatati, come dopo un sudorento amplesso con la propria adolescenza infinita, gli ultimi raccolsero le chiavi e optarono per un Bellini o Alberto Angela.

UNA VITA PER IL BALLETTO (PORNO)

Don Lurio aveva tutto per essere felice: un appartamento al Plaza Hotel, un fedele compagno di giochi, la domestica magrebina e un deposito titoli chilometrico alla Bank of America di Chicago. Ma tutto cio’ non bastava: mentre si guardava allo specchio, nel momento in cui Abraxas, il fedele compagno di giochi lo stantuffava per benino, era molto triste e non ululava mai. La nonna Sabella aveva tentato di sollevare il morale al nipote regalandogli la bambola gonfiabile di Alessandro Cecchi Paone per Natale, ma invano ( e peggio era successo con quella di Pecoraro Scanio, il giorno del Ringraziamento, al posto delle usualissime chiappette di pollo). Ma la sua feroce inedia, la sua quiescenza vitale non aveva origini ormonali, tutt’altro! Il suo cruccio piu’ grande era infatti quello di non essere bravo come Ronnie Cutrone, che lui considerava il piu’ grande graffitista vivente. Avrebbe volentieri scambiato uno dei suoi coreografi di fiducia con la testa di Felix sul muro. Un ettaro del suo cielo privato con la gloria dei mausolei all’aria aperta, magari a rischio di una pisciata clandestina in piena faccia (e non e’ che disdegnasse poi il fatto…). Cosa era rimasto delle sua inclinazioni alla pittura che aveva manifestato precocissimo all’asilo, disegnando il profilo del suo amichetto Don Costa nei cessi atroci del refettorio ? Nulla, tutto svanito nel calore malato degli studi di posa, fra le gambe lunghe e spartane di Raffaella, nella sguaiatezza provocante dei femminielli. Ma lui aveva la foto di Ronnie sotto il cuscino e tutte le sere prima di concedersi alla notte la usava come unità di misura dei suoi attributi, non per ansia da prestazione, ma così, per sfizio. Poi la guardava e la rimetteva al suo posto come una reliquia selvaggia trovata un giorno nella terra dei negri.----->>>Robert Eroica

venerdì, maggio 05, 2006

30 ANNI DOPO:RITORNO NEI GIARDINI DELL'EDEN

Un pezzo su tre donne Non mi ricordo di ieri e oggi piove(“Come eravamo” - 1973 - di Sidney Pollack) Lauren Hutton è spuntata dietro una tenda di Casa Corelli con uno sguardo irregolare di cerbiatto malato. Incaricata di filmare il matrimonio di Muffin e Dino, ha dimenticato in fretta la sua finzione di testimone e ha cominciato ad aggirarsi nelle stanze enormi della villa, dando pero’l’impressione di non capire nulla di quello che le stava succedendo intorno. Uno splendore straniante il suo, ma irresistibile. Malinconica e svampita, è rimasta nel ricordo indelebile dei nostri anni 70, incarnando lo spirito sofisticato del Radical Chic: quello molto newyorkese di sentirsi a proprio agio fra le pantere nere con un Bellini in mano. Ma Lauren, lo sguardo non mente, era una creatura inconsapevole, appena venuta al mondo. Il contrario di Viveca Linfords, completamente persa nella follia di passate ebbrezze, sfiorite di colpo (avete presente chi era, cosa era Viveca ne “Il covo dei contrabbandieri” di Fritz Lang ?) che dimenava il corpo magrissimo di fumo e aria insultando allegramente il finto ordine dei convitati. Vecchia di vita, non di anni, Viveca attraversava lo schermo con la rapidità del cobra ubriaco, ma sempre velenosissimo. Fuori della porta, a presiedere la cerimonia, la tenera Geraldine, figlia del comico piu’ grande, che si dà un tono con l’eleganza dei suoi drappi ma in realtà con una gran voglia di essere felice per conto suo, anelando nell’intimo una privata gioia. Guarda il verde e la festa finisce, mentre la tristezza porta via tutto.--->>> Robert Eroica

mercoledì, maggio 03, 2006

MEMORIE AL NEON DALLA NOTTE GIALLA (I RICORDI DELL'ANTILOPE) - ovvero: TROPPA LUCE E TROPPA GNOCCA RENDONO L'UOMO SOLO.

“La rivoluzione è come la corsa dell’antilope che scavalca un mare di tonni” – vista su un muro a Parigi e scritta il 28.04.1968 - Dedicato a Freddy Rincon (con l’accento sulla “I”) grande giocatore e grande uomo. ________Bob Falfa non riusciva a capire cosa fosse quella strana sensazione che provava da un po’ di tempo. Ogni volta che lucidava la sua Triumph del 55 vedeva riflessi nelle cromature esposte le avventure che lo avevano visto protagonista: la notte fottuta in cui rubo’la collana Kirikawa assieme a Sherwood Anderson, quella grassa e ricca dei bordelli autoreverse di Baltimora con John Waters e (non accreditato) Salvatore Ferragamo, quella pazza in cui puli’ il pavimento sporco di vomito dell’appartamento di Jhon Updike dopo una colossale orgia di cioccolato e maraschino. E Marlene Gingerpage, al primo giro di luna dopo il solstizio, bellissima nei suoi 16 anni di forzate privazioni, che lui aveva pensato bene di interrompere, dall’alto delle sue chiacchieratissime misure, ad ogni modo mai confermate. Quelle che però conosceva di sicuro Giorgina Winterpussy, che lui aveva contribuito a divenire in breve tempo una delle migliori strappamutande a pagamento dell’Ohio. Ritorno’ alla realtà, si chiuse lo zip dei levis, spalanco’ il garage e mise in moto. Il sabato era proprio il giorno della febbre. Ancora quella fottuta sensazione di spossato languore. Ancora, sul boulevard della perdizione. Ancora, fuori dal drive in tra miglialia di amplessi non dichiarati al mondo. Ancora i clacson, le urla le risate, i gemiti. Poi ad un semaforo vide la fuoriserie nera di Lupo Solitario. Si accosto’, scruto’ il barbuto esponente dei Giovani al volante e apri’ il finestrino. Due parole brevi, poi il congedo di Lupo: “Stai diventando vecchio”. Fu allora che Bob capì. E svoltato l’angolo, spense la radio, la macchina, le luci e si mise a piangere. ____________Robert Eroica_________